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Studiamo insieme lo stambecco

Prende il via il progetto di citizen science per monitorare la colonia presente su Antelao, Marmarole e Sorapis.


 

IL PROGETTO

“Studiamo insieme lo Stambecco” è un progetto pluriennale che ha lo scopo di monitorare la colonia di stambecchi presente nei gruppi
dolomitici di Antelao, Marmarole e Sorapis.
Si tratta di un progetto di citizen science rivolto a tutti i frequentatori di questo territorio che sono invitati a prender nota di pochi e
semplici dati, relativi all’avvistamento nell’area di studio di gruppi o singoli esemplari di stambecco.
I dati raccolti hanno un grande interesse scientifico poiché, ad oltre cinquant’anni dagli interventi di reintroduzione, è importante
conoscere l’attuale composizione, uso del territorio, stato di salute e distribuzione della colonia. Sarà inoltre interessante indagare come e
se lo stambecco, specie d’alta quota, risenta dei mutamenti ambientali conseguenti al riscaldamento climatico in atto.


Il progetto nasce da un’idea del Comitato Scientifico Veneto Friulano e Giuliano del Club Alpino Italiano (CAI) con la supervisione
scientifica del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue. Centro operativo del progetto è il Rifugio Pietro Galassi gestito dalla
Sezione CAI di Mestre, che si trova nei pressi della Forcella Piccola dell’Antelao e pertanto in posizione centrale rispetto al territorio
interessato.

 

AREA DI STUDIO

La colonia di stambecco è insediata in un aspro territorio montuoso situato nel cuore del Cadore a cui appartengono i gruppi montuosi
dell'Antelao (3.264 m, la seconda cima delle Dolomiti), del Sorapis (3.205 m) e l'imponente catena delle Marmarole (2.932 m). L'ampio
territorio è delimitato a nord dal torrente Ansiei, a sud-est dal fiume Piave, a sud-ovest dal torrente Boite.
Le montagne hanno versanti ampi ed articolati con grandi dislivelli, in alcuni casi oltre 2.000 metri, dal fondovalle alle cime. I versanti a
sud sono particolarmente aspri, mentre quelli a nord sono caratterizzati da ampie valli glaciali, altipiani carsici e numerosi siti
dove resistono piccoli ghiacciai. L’area nel suo complesso è ancora relativamente poco disturbata dalla presenza umana e dalle
infrastrutture.

 

 

«I dati raccolti hanno un grande interesse scientifico poiché, ad oltre cinquant’anni dagli interventi di reintroduzione, è importante conoscere l’attuale composizione, uso del territorio, stato di salute e distribuzione della colonia», si legge nella brochure di presentazione del progetto. «Sarà inoltre interessante indagare come e se lo stambecco, specie d’alta quota, risenta dei mutamenti ambientali conseguenti al riscaldamento climatico in atto».

 

Centro operativo di “Studiamo insieme lo stambecco” è il Rifugio Pietro Galassi, gestito dalla Sezione Cai di Mestre, che si trova nei pressi della Forcella Piccola dell’Antelao, in posizione centrale rispetto al territorio interessato.

 

Presentazione a Mestre

Il progetto è stato presentato venerdì 17 giugno alle ore 17:30 presso il Centro Culturale Candiani di Mestre. Sono Intervenuti Davide Berton (coordinatore nazionale Gruppo grandi carnivori del Cai), Mauro Bon (Museo di storia naturale di Venezia Giancarlo Ligabue) e Giuseppe Borziello (presidente Comitato scientifico Vfg del Cai).

 

Tratto da www.loscarpone.cai.it - 9 Giugno 2022